Decreto Attuativo Transizione 5.0: Incentivi, Credito d'Imposta e Novità 2025

Decreti legislativi

Scopri come funziona il Decreto Transizione 5.0: credito d’imposta fino al 50%, incentivi per fotovoltaico, accumulo e digitalizzazione aziendale.

articolo di

Missaglia Andrea

pubblicato il

15/4/25

Simulatore fotovoltaico Solare Industriale

Il Decreto Attuativo Transizione 5.0 rappresenta uno strumento chiave per sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane nel biennio 2024-2025. Questo decreto, pubblicato con il Decreto Interministeriale del 24 luglio 2024, disciplina le modalità di accesso agli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0, ampliando e migliorando il precedente Piano Transizione 4.0.

L'obiettivo principale di questa misura è incentivare le aziende a:

  • Ridurre il consumo energetico attraverso investimenti in tecnologie innovative;
  • Accelerare l’adozione di soluzioni digitali e industria 4.0;
  • Promuovere la produzione e l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Con una dotazione finanziaria di 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano è strettamente legato agli obiettivi del PNRR e del programma europeo REPowerEU, che mirano a ridurre la dipendenza energetica dell’Europa e migliorare l’efficienza del sistema produttivo.

📌 Nota: Per consultare il testo ufficiale del decreto attuativo Transizione 5.0, è possibile scaricarlo direttamente dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) qui.

1. Cos’è il Decreto Attuativo Transizione 5.0?

Il Decreto Attuativo Transizione 5.0, pubblicato il 24 luglio 2024, attua quanto previsto dal Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, e introduce incentivi specifici per le imprese italiane che investono in digitalizzazione, efficientamento energetico e fonti rinnovabili. È parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con una dotazione complessiva di 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024–2025.

Obiettivi del Decreto

  • Favorire la transizione digitale ed energetica delle imprese.
  • Incentivare investimenti in tecnologie green e smart.
  • Riconoscere il credito d’imposta per le imprese che realizzano riduzioni certificate dei consumi energetici.
  • Premiare le imprese che installano impianti fotovoltaici per l’autoconsumo.

2. Riferimenti normativi del Decreto Transizione 5.0

Il quadro legislativo che regola il Decreto Transizione 5.0 comprende diversi provvedimenti normativi, che definiscono le modalità di attuazione, le procedure per l’accesso agli incentivi e i benefici concessi.

Principali riferimenti normativi:

  1. Art. 38 del DL 2 marzo 2024, n. 19 – Istituisce il Piano Transizione 5.0.
  2. Decreto Interministeriale 24 luglio 2024 – Definisce le modalità attuative del credito d’imposta.
  3. Decreto Direttoriale 6 agosto 2024 – Regola la prenotazione del credito d’imposta.
  4. Decreto Direttoriale 11 settembre 2024 – Disciplina le comunicazioni di completamento del progetto.
  5. Legge di Bilancio 2025 – Introduce semplificazioni, la cumulabilità con altri incentivi e nuove fasce di investimento.

📌 Tutti i decreti sono disponibili sul sito del MIMIT: Consulta qui.

3. Come funziona il Credito d’Imposta del Decreto Transizione 5.0

Il Credito d’Imposta è l’elemento centrale del Decreto Transizione 5.0, e viene riconosciuto alle imprese che effettuano investimenti in:

  • Beni materiali e immateriali 4.0
  • Impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia rinnovabile
  • Sistemi digitali di monitoraggio e gestione energetica.

Requisito obbligatorio per l’accesso al credito d’imposta:

Le imprese devono dimostrare una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno:

  • 3% per l’intera struttura produttiva.
  • 5% per i singoli processi coinvolti nell’investimento.

Investimenti Ammessi

Gli investimenti ammissibili comprendono:

  • Macchinari e attrezzature ad alta efficienza energetica.
  • Software per il monitoraggio e ottimizzazione dei consumi.
  • Sistemi di intelligenza artificiale per il controllo dell’efficienza produttiva.
  • Impianti fotovoltaici (ad eccezione delle biomasse).
  • Sistemi di accumulo dell’energia per migliorare l’efficienza dell’autoconsumo.

Nota Importante: Le aziende che sostituiscono macchinari con oltre 24 mesi di ammortamento sono esentate dal calcolo del risparmio energetico.

4. Aliquote del credito d’imposta

Il Decreto Attuativo Transizione 5.0 prevede diverse aliquote di credito d’imposta in base alla riduzione dei consumi energetici e alla quota d’investimento.

% Riduzione Consumi Quota d'Investimento fino a 10 mln € Quota d'Investimento oltre 10 mln €
3-6% (struttura) / 5-10% (processo) 35% 5%
6-10% (struttura) / 10-15% (processo) 40% 10%
Oltre 10% (struttura) / Oltre 15% (processo) 45% 15%

📌 Nota: il credito è utilizzabile in compensazione entro il 31 dicembre 2025 o suddivisibile in 5 quote annuali​

5. Modalità di accesso agli incentivi del Decreto Transizione 5.0

Per usufruire del Credito d’Imposta, le imprese devono seguire un iter articolato nelle seguenti fasi:

Fase 1: Prenotazione del Credito d’Imposta tramite GSE

  • La prima fase consiste nell’invio della Comunicazione Preventiva tramite la Piattaforma Informatica Transizione 5.0, accessibile con SPID o CIE.
  • La domanda deve essere corredata da una certificazione ex-ante che attesti il risparmio energetico previsto.
  • Il credito viene concesso in ordine cronologico fino a esaurimento fondi, con un massimale per impresa pari a 50 milioni di euro all’anno.

Fase 2: Certificazione Ex-Ante

  • Per completare la prenotazione, è obbligatorio fornire una certificazione ex-ante che attesti il risparmio energetico previsto dall’investimento.
  • I soggetti abilitati a rilasciare la certificazione includono: Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), Energy Service Company (ESCo), e Ingegneri e Periti industriali con esperienza documentata.

Fase 3: Conferma dell’Ordine e Acconto Minimo

  • Entro 30 giorni dalla prenotazione, l’impresa deve confermare l’ordine e versare un acconto pari ad almeno il 20% del costo.
  • La comunicazione deve includere una copia dell'ordine accettato, la fattura e la prova del pagamento dell’acconto.

Fase 4: Certificazione Ex-Post e Completamento dell’Investimento

  • Una volta completato l’investimento, l’impresa deve trasmettere la Comunicazione di Completamento insieme alla certificazione ex-post, che attesti il risparmio energetico effettivo.

Fase 5: Utilizzo del Credito d’Imposta

  • Dopo aver completato tutte le fasi, l’impresa potrà utilizzare il credito in compensazione tramite il modello F24. È possibile rateizzare il credito non utilizzato entro il 31 dicembre 2025 in 5 quote annuali.

6. Impianti fotovoltaici e incentivi Transizione 5.0

Il Decreto Transizione 5.0 prevede incentivi specifici per le imprese che investono in impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per l’autoconsumo energetico.

Quali impianti fotovoltaici sono ammessi?

Gli investimenti ammissibili comprendono:

  • Impianti fotovoltaici di nuova installazione destinati all’autoproduzione di energia.
  • Sistemi di accumulo energetico.
  • Software e sistemi di monitoraggio intelligente dell’energia autoprodotta e consumata.

Maggiorazioni del Credito d’Imposta per il Fotovoltaico

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto maggiorazioni del credito d’imposta in base alla tipologia di moduli fotovoltaici installati:

  • Moduli di Tipo A: 30% di maggiorazione.
  • Moduli di Tipo B: 40% di maggiorazione.
  • Moduli di Tipo C: 50% di maggiorazione.

Requisiti per Accedere agli Incentivi Fotovoltaici

Per accedere agli incentivi, gli impianti devono:

  • Essere nuovi e acquistati da fornitori certificati.
  • Garantire che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo.
  • Rispondere alle norme di sicurezza e alle certificazioni CE.

7. Il credito d’Imposta Decreto Transizione 5.0 è cumulabile con altri incentivi?

Sì, il credito d’imposta Transizione 5.0 è ora cumulabile con altri incentivi finanziati da fondi europei e con il credito d’imposta ZES (Zone Economiche Speciali), a condizione che non coprano le stesse quote di costo degli investimenti.

8. Nuove fasce di investimento e semplificazioni

Fascia di Investimento Credito d’Imposta Applicabile
Fino a 10 milioni di euro 35% – 45% (in base alla riduzione dei consumi)
Oltre 10 milioni di euro 5% – 15% (in base alla riduzione dei consumi)

📌 Grazie alla fusione delle prime due fasce, più imprese possono accedere alle aliquote massime.

Semplificazioni Introdotte

  • Nessuna rottamazione obbligatoria per i macchinari sostituiti.
  • Esenzione dal calcolo del risparmio per macchinari ammortizzati da oltre 24 mesi.
  • Riconoscimento automatico dell’efficientamento per beni 4.0 acquisiti tramite contratti EPC con ESCo.

9. Riepilogo dei principali vantaggi del Decreto Transizione 5.0

  • Credito d’imposta fino al 45% per investimenti fino a 10 milioni di euro.
  • Maggiorazioni fino al 50% per impianti fotovoltaici avanzati.
  • Cumulabilità estesa con fondi europei e ZES.
  • Procedure semplificate per l’accesso agli incentivi.

10. Conclusioni: perché agire ora

Il Decreto Transizione 5.0 rappresenta una leverage strategica per le imprese italiane che vogliono ridurre i consumi energetici, innovare digitalmente, migliorare l’impatto ambientale e usufruire di incentivi elevati.📢 I fondi sono a esaurimento, quindi è fondamentale agire subito per presentare la domanda sulla piattaforma GSE.

Hai bisogno di un calcolo dettagliato sui vantaggi di un impianto fotovoltaico per la tua azienda?

🔹 Prova il nostro Simulatore per Valutare il Risparmio Energetico
🔹 Richiedi una consulenza gratuita con i nostri esperti

Domande Frequenti sul Decreto Attuativo Transizione 5.0

Cos'è il Decreto Transizione 5.0 e a chi si rivolge?
Il Decreto Transizione 5.0 è una misura introdotta nel 2024 per supportare le imprese italiane nella transizione digitale ed energetica. Si rivolge a tutte le aziende con sede in Italia che investono in efficienza energetica, tecnologie 4.0 e impianti fotovoltaici per autoconsumo.
Quali sono i requisiti per accedere agli incentivi del Decreto Transizione 5.0?
Per accedere agli incentivi del Decreto Transizione 5.0, è necessario dimostrare una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% per l’intera struttura o il 5% per i processi produttivi coinvolti. È obbligatoria la certificazione ex-ante da parte di EGE, ESCo o tecnici qualificati.
Come funziona il credito d’imposta previsto dal Decreto Transizione 5.0?
Il credito d’imposta del Decreto Transizione 5.0 varia dal 35% al 45% per investimenti fino a 10 milioni di euro e dal 5% al 15% per importi superiori. È erogato in compensazione tramite F24 e può essere rateizzato in 5 quote annuali se non utilizzato entro il 2025.
Gli impianti fotovoltaici sono inclusi tra gli investimenti agevolabili?
Sì, il Decreto Transizione 5.0 include impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo tra gli investimenti ammessi. Sono incentivati anche i sistemi di accumulo e i software di monitoraggio energetico. Sono esclusi invece gli impianti a biomassa.
Quali maggiorazioni prevede il Decreto Transizione 5.0 per il fotovoltaico?
Il credito d’imposta Transizione 5.0 prevede maggiorazioni in base alla tipologia dei moduli fotovoltaici: 30% per moduli di tipo A, 40% per tipo B, e fino al 50% per moduli di tipo C. L’energia prodotta deve essere destinata all’autoconsumo.
Come si presenta la domanda per il credito d’imposta Transizione 5.0?
La domanda si presenta tramite la Piattaforma Informatica GSE. Il processo prevede 5 fasi: prenotazione, certificazione ex-ante, conferma ordine, certificazione ex-post e compensazione. È fondamentale rispettare i tempi e allegare la documentazione richiesta.
Il credito d’imposta del Decreto Transizione 5.0 è cumulabile con altri incentivi?
Sì, la Legge di Bilancio 2025 ha reso cumulabile il credito d’imposta Transizione 5.0 con incentivi europei, come il PNRR o il credito ZES. Non può però coprire le stesse quote di costo già finanziate da altri strumenti.
Quali semplificazioni sono state introdotte per il credito d’imposta 5.0?
Il Decreto Transizione 5.0 include importanti semplificazioni: non è più necessaria la rottamazione dei macchinari sostituiti, viene riconosciuto automaticamente l’efficientamento per beni 4.0 acquistati tramite EPC e sono previste esenzioni per macchinari già ammortizzati.
Perché conviene richiedere subito gli incentivi del Decreto Transizione 5.0?
Conviene agire subito perché il fondo è a esaurimento e le condizioni 2025 sono particolarmente vantaggiose: credito d’imposta fino al 50%, cumulabilità con altri incentivi e iter semplificato. Prima si presenta la domanda, maggiori sono le probabilità di ottenere il beneficio.